Ciao ragazzi, oggi ho fatto qualche domandina alla bella e talentuosa attrice Marianna De Micheli.
Cosa fare quando chiude la soap opera a cui hai lavorato per otto anni? Marianna De Micheli, la cattiva Carol Grimani di Centovetrine, ha scelto di cambiare vita. Oggi vive in barca a vela, con la quale ha affrontato la sua prima regata in mare aperto e, subito dopo, ha salpato per il periplo dell’Italia. In solitaria, se non si considera il suo gatto.
Racconta la sua magica esperienza nel suo primo libro intitolato “Centobolline”, un connubio di sue passioni tra cui quella per il mare, quella per la Thailandia e quella per il suo lavoro di attrice raccontato anche attraverso la sua esperienza a Centovetrine.
Buona intervista!
Ciao Marianna, quella di domani sarà per te una giornata molto importante. Presenterai infatti, per la prima volta, il tuo libro intitolato “Centoboline” in cui ci racconti del tuo amore per la barca a vela, parlando anche di tante tue esperienze vissute. Come è nata l’idea di concretizzare un libro vero e proprio?
L’idea del libro mi è venuta in mente perché la casa editrice “Nutrimenti” mi ha proposto di scriverlo, ma ancor prima Fabio Pozzo del quotidiano “La Stampa” mi ha chiesto di fare un blog per lastampa.it e di qui ho poi scritto quello che è il mio primo libro.
Pensi che di qui possa iniziare una nuova carriera da scrittrice?
Per adesso mi limito a questo, non so ancora se ce ne saranno altri.
La tua passione odierna, nasce da quella che potremmo definire una brutta esperienza vissuta in Thailandia nel 2004. Quali momenti hai vissuto e cosa ti ha fatto scoprire e poi innamorare della vela?
Sì, la mia passione per la vela (come scrivo nel libro) nasce “grazie” allo tsunami del 2004 in Thailandia. Io sono rimasta su una piccola isola per 2 mesi, perché sulla terra ferma c’erano stati tanti morti per colera e tifo. L’isola era anche un ottimo punto di ancoraggio per i velisti giramondo, ho infatti conosciuto uno di loro e mi sono innamorata della vela… ma non avendo i soldi per permettermi le lezioni, la passione ha dovuto attendere.
Dal colpo di fulmine, quando hai acquistato la tua prima barca?
È la mia unica barca, ma non so se sarà l’ultima. È stato un colpo di fulmine, me l’ha fatta vedere un insegnante di vela di cui parlo nel libro. Ho aspettato prima di comprarla, ed alla fine ho ceduto facendo la scelta giusta. E menomale, perché la mia barca mi ha anche ospitato per mesi come casa, dato che la mia (quella vera) l’ho affittata per potermi pagare il mutuo.
Quali corsi hai frequentato per poi conseguirne la patente?
La patente nautica l’ho presa successivamente, ed è stata un problema minore… perché magari c’è chi senza saper nulla, fatte quattro lezioni, prende la patente senza saper andare in mare.
Sicuramente un ruolo importante nel tuo libro lo ha la Thailandia, una terra che ami e che spesso racconti attraverso i tuoi profili social. Quando è avvenuto il primo incontro, mutato poi in amore?
Il primo incontro con la Thailandia è avvenuto nel 1997 quando accompagnai il mio fidanzato dei tempi (ero circa 20enne) e mi sono subito innamorata del posto di cui successivamente ho iniziato a studiare la lingua. La bellezza del posto, di lì, mi ha inoltre fatta tornare tante altre volte.
Cosa ami di quella terra?
Tantissime cose: la natura, la lingua, le persone, il cibo e soprattutto la facilità di vita. La burocrazia è limitata rispetto alla nostra, infatti ricordo ancora quando il bancomat mi ‘mangiò’ la carta ed il giorno dopo (di Domenica) l’ho ritirata in 5 minuti. In Italia forse aspetteremmo mesi?! Inoltre la vita in Thailandia costa pochissimo, seppur stia aumentando anche lì, è sempre meno che qui da noi.
Dopo lo tsunami del 2004, hai continuato a lavorare in teatro ed in televisione. Sei entrata a far parte del magico cast di quella che è stata una delle soap opera italiane più amate: Centovetrine. Quali ricordi hai di questa splendida esperienza?
Centovetrine è stata un’esperienza importante nella mia vita sotto vari punti di vista: lavorativo perché mi ha permesso di lavorare per otto anni ininterrottamente, cosa difficile per un attore; mi ha dato una tranquillità economica che mai avrei pensato di avere nella mia vita (vedi adesso che sono tornata come prima, ride); mi ha dato regole di vita e formato molto, come al militare. Ho infatti seguito orari ben precisi, ero molto puntale, attenta e preparata… forse perché avevo molta paura.
Hai inoltre vissuto molte altre esperienze, tra cui molte teatrali e cinematografiche. Se dovessi: cinema, televisione e teatro?
Sono un’attrice e non sarei mai in grado di saper scegliere tra cinema, televisione e teatro.
Tornando alla libertà, al mare e al vento tra i capelli… perché hai deciso di chiamare la tua barca “Mainpernai”?
Ho deciso di chiamarla “Mainpernai” perché il termine thailandese, tradotto vuol nel “Never Mind” inglese, rappresenta la traduzione più corretta. D’altronde tutti quanti sappiamo cosa significhi. È una parola simbolo della Thailandia e mi piaceva l’idea di unire la mia passione per il mare a quella per la terra thailandese
Cosa ha significato la tua prima regata in mare aperto e il salpare per il periplo dell’Italia?
Raccontare in due parole cosa ha significato per me fare il periplo d’Italia è molto dura (mi sa che bisogna leggere il libro, ride). La regata è stata emozionante, non ne avevo mai fatte in vita mia e non sono portata perché sono una lenta di indole, faccio tutto lentamente, imparo lentamente e sono a carburazione lenta. Però è stato molto divertente.
Quale emozione resterà per sempre ‘nel tuo cuore’ di questa esperienza?
Sicuramente l’accoglienza delle persone che ho incontrato per tutto il periplo, mi hanno accolta con disponibilità e curiosità, a braccia aperte. Questa è la cosa che più mi ha rallegrato ed emozionato, un sacco di cose mi rimangono ‘nel cuore’ anche se non amo questa espressione.
Diamo quindi appuntamento domani con la presentazione di “Centoboline” alle ore 18.00 presso il Circolo Ufficiali della Marina di La Spezia?
Sì domani sarà la prima giornata di presentazione e la data di uscita del libro. Di qui inizierò a presentarlo in tutta Italia, il 21 Maggio a Genova nel Secolo XIX, poi ci saranno altre date che al momento non ricordo. A giugno riprendo la barca e da Trieste farò il periplo al contrario, presentando il mio libro sulle coste italiane, nei circoli e nei porti d’Italia.
A presto Marianna, grazie.
Grazie a te, ciao.